Il Karesansui (letteralmente “giardino di pietre”), termine giapponese con cui si identifica il giardino Zen secco, non è un giardino esclusivo dei templi zen; nel paese del Sol Levante questo stile di prato viene realizzato in molti contesti differenti, sia pubblici che privati. Sempre più spesso si vedono sul web e su riviste di settore piccoli spazi esterni realizzati in perfetto stile zen, magari con l’aggiunta di alcuni elementi d’arredo.
Si tratta di uno stile molto suggestivo, spesso connesso con un arredamento moderno e minimalista, che negli ultimi tempi rappresenta un’alternativa sempre più popolare al classico giardino occidentale; molti, infatti, decidono di realizzare un piccolo giardino Zen proprio all’interno del loro prato.
Il giardino giapponese è, per tradizione, finalizzato alla contemplazione della natura e alla meditazione; in questo spazio tutto deve essere molto naturale, anche se la composizione dei vari elementi è sempre molto studiata, gli arbusti, le pietre, i fiori e l’acqua (quando presente) vengono accostati in armonia tra loro.
Il giardino Zen è una vera e propria forma d’arte e la bravura del progettista sta nel riflettere in esso la propria visione del paesaggio naturale attraverso l’inserimento e l’accostamento dei vari elementi che lo compongono.
Nel Keresansui l’elemento acqua, che di solito non è incluso nel suo design, è rappresentato simbolicamente con la ghiaia, o con la sabbia, che ricopre gran parte del terreno del giardino. Gli altri componenti base di un giardino Karesansui sono: pietre naturali, muschi, felci e piccoli arbusti.
Il giardino giapponese secco deve essere costruito su un terreno di forma rettangolare e di dimensioni non troppo estese; anche per questo motivo si tende a realizzarlo in una parte del prato, una zona che diventerà certamente punto estetico focale dell’intero spazio outdoor.
La ghiaia, o la sabbia, dovrebbe essere rastrellata ogni giorno per simulare le onde del mare; l’unico elemento che può essere inserito all’interno di questo mare di ghiaia è la pietra. Le pietre, ovviamente naturali, sono generalmente disposte nello spazio a gruppi di tre, due delle quali sono posizionate verticalmente e una è sempre più alta dell’altra, la terza è disposta orizzontalmente. In Giappone queste rocce sono parzialmente ricoperte di muschio.
Intorno alle pietre la ghiaia viene rastrellata in maniera circolare per simulare le onde concentriche che si formano nell’acqua quando vi cade un oggetto.
Gli arbusti e gli alberi sono sempre collocati su un manto muschioso e vengono fatti crescere spontaneamente, seguendo la loro crescita naturale.
Gli alberi generalmente utilizzati nella realizzazione di un giardino Zen secco sono: il pino nero giapponese e l’acero giapponese, che crescono su un tappeto di muschio e felci.